1) Risposta al quesito n. 1: Il chiarimento inoltrato non è pertinente alla gara d’appalto; 2) Risposta al quesito n. 2: Il chiarimento inoltrato non è pertinente alla gara d’appalto; 3) Risposta al quesito n. 3: Le spese per la cura dei cani malati e/o incidentati, così come citato all’art. 4 comma 1 – punto g) che recita: «i trattamenti sanitari per gli animali d’affezione vaganti recuperati, compresi gli interventi di pronto soccorso, che non rientrano nelle competenze dei servizi veterinari della ASL, da effettuarsi tramite convenzioni con strutture veterinarie» sono a carico dei Comuni. A tal proposito si precisa che tale competenza viene delegata all’aggiudicatario dell’appalto così come previsto degli artt. 2 (Oneri a carico del Gestore) e 9 (Spese a carico del Gestore) del Capitolato Speciale d’Appalto nonché dall’art. 8 comma 1 della L.R. 02/2020 (Obblighi dei gestori nella conduzione di strutture di ricovero), dove in maniera inequivocabile attribuisce le spese al gestore del canile; 4) Risposta al quesito n. 4: Si precisa che il costo non è assolutamente negoziabile tant’è che, ai sensi dell’art. 6 comma 8 della L.R. 02/2020, nella gara non è prevista l’offerta economica. Invece, in merito al costo di mantenimento giornaliero del cane, si precisa che lo stesso, dall’entrata in vigore della L.R. 02/2020, non è stato ancora «determinato periodicamente dalla Giunta regionale». La Delibera di Giunta Regionale n. 755 del 18.03.1996, menzionata dall’operatore, si riferisce a cani di proprietà che hanno dimora per brevi periodi e non, come quelli di proprietà comunale, che vanno ben oltre l’anno. In tal caso, detta delibera, stabilisce per singolo cane la spesa di € 188,51/anno (L. 365.000/anno) che al giorno sono 0,52 €/giorno, aggiornato con l’istat ad € 0,78/gg, di gran lunga inferiore all’importo stabilito in gara; 5) Risposta al quesito n. 5: Il D.lgs. 186/2012 citato dall’operatore, riguardante lo smaltimento delle carcasse animali, si riferisce a violazioni da applicare agli operatori, e non già ai proprietari, che non smaltiscono correttamente i sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano; 6) Risposta al quesito n. 6: In riferimento al chiarimento chiesto circa l’accalappiamento dei cani si fa presente che, il capitolato non prevede alcun obbligo a carico del gestore che è di competenza del servizio veterinario della ASL; 7) Risposta al quesito n. 7: Si precisa che a carico del gestore sono stati posti gli oneri per la richiesta, all’Istituto Zooprofilattico, di effettuare l’autopsia per casi di decessi improvvisi, e/o dubbi e non è stata posta a carico del gestore detta la spesa; 8) Risposta al quesito n. 8: L’intervento è a cura della ASL così come prevede la normativa vigente per i cani morsicatori mentre il capitolato prevede che il gestore deve ritirare, inteso come accettare, e custodire quei cani «per i quali sia stato prescritto il sequestro di rigore, in quanto morsicatori, in osservanza delle disposizioni di legge e a tempo determinato»; 9) Risposta al quesito n. 9: L’art. 4 non cita assolutamente la fattispecie evidenziata ma fa presente i casi eccezionali per i quali si dovranno valutare, all’occasione, i cani che potrebbero essere accolti solo dopo espressa rinuncia da parte del proprietario e dopo il consenso del Comune di Cerignola che, in ogni caso, condurrà le opportune verifiche e consulterà il Gestore in merito alla disponibilità di spazi ed alla compatibilità dei nuovi soggetti con gli altri cani già ospiti della struttura; 10) Risposta al quesito n. 10: Non si comprende il senso della richiesta di chiarimenti, atteso che si deve procedere secondo legge e nel capitolato non viene evidenziato il contrario; 11) Risposta al quesito n. 11: Trattasi di casi puramente eccezionali in cui, i proprietari, per particolari ed accertate situazioni di criticità ed emergenza, sono impossibilitati a recarsi personalmente presso il canile.

Si tratta di un mero refuso. Non vi è alcun allegato 3 tra gli allegati di gara